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Il Decision Making


Runner & Ombra

Leggo dal libro "La sinfonia del cervello" di E. Goldberg che esistono due tipi di percorsi decisionali. VDM, Veridical Decision Making e ADM Adaptive Decision Making, Il primo si verifica quando la soluzione è intrinseca alla situazione (quando è nato il mio amico Paolo, avevo 1000 euro in banca ne ho presi 400 quanto mi resta ... ), il secondo quando non esiste una soluzione nella situazione in quanto essa è intrinsecamente ambigua (che giacca mi metto, dove vado in vacanza ... ). Nel primo caso la risposta è nascosta ma la domanda è chiara: è necessario capire quali competenze devo sfruttare (mie o di altri) per arrivare a comprendere il problema e decidere la soluzione che esiste già. In questo contesto il percorso di coaching è relativamente semplice e si focalizza molto sul cognitivo, sulla capacità di osservare, analizzare e fare scouting di competenze, al proprio interno o all'esterno chiedendo aiuto: inventario delle competenze ed eventuale saper chiedere aiuto. Nel secondo caso invece sale il grado di complessità: non solo la risposta è nascosta ma lo è anche la domanda. Ci si trova in presenza di una situazione ambigua che deve essere "disambiguata" sulla base di quelle che sono le nostre priorità. Mentre il primo caso è centrato sulla situazione, questo secondo è centrato sull'attore, sulle sue priorità che devono essere chiarite e per l'appunto disambiguate. Che giacca mi metto contiene cosa mi interessa di più, il colore o la tenuta temperatura? Dove vado in vacanza contiene, cosa mi piace di più il mare o la montagna, la Spagna o la Grecia? Sono tutte situazioni in cui la soluzione si "Adatta" alle priorità dell'attore, prevedendo tante risposte quante sono le scale di priorità dei diversi attori. In questo caso un percorso di coaching diventa anch'esso più complesso e si focalizza a comprendere quali sono le priorità del coachee su tutte e tre le sue dimensioni, energetica emotiva e cognitiva.

Non è più sufficiente conoscere e conoscersi, ma è necessario sentire e vibrare le emozioni e le energie. Prendere la decisione giusta per sè e per gli altri significa capire quali sono le proprie priorità, disambiguare la situazione e tentare la giusta via. Osservarsi, diventare Consapevoli, Centrarsi e Agire. Facciamo un esempio: voglio cognitivamente seguire una strada che mi porterà emozioni di trsitezza e paura; lo voglio veramente e sono in grado di gestire il sovraccarico emozionale governando la mia energia o sbaglio priorità non vedendo una ambiguità nella situazione, il percorso razionale e il suo costo emotivo e energetico? Mi ascolto valuto le mie risorse considero i costi e i benefici di tutti i fattori in campo in tutte e tre le mie dimensioni e solo allora potrò decidere. EnergetiCoaching si pone questo problema e entra in entrambi i processi decisionali valutando l'interezza del sistema persona e supportando la ricerca della pienezza (cit Lowen) sempre di tutto il sistema persona.

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